domenica 9 febbraio 2014

Rc auto, ok del governo alla legge ad hoc: sconto fino al 23% sui premi da pagare

Un disegno di legge contro il caro assicurazioni. Il governo ci riprova e il pacchetto Rc auto, non più in decreto-legge, finisce in un ddl, che promette “sconti” sulle polizze di ben il 23 per cento. «Chi pagava un premio rc auto di 1.000 euro all'anno, avrà una decurtazione a 770 euro», spiega Palazzo Chigi. 
Nel testo del ddl sono previste una serie di agevolazioni per gli automobilisti, a cominciare da un bonus-sconto del 7% sulla media dei prezzi regionali per l'applicazione della scatola nera. Un ulteriore ribasso del 5% e del 10% si potrà ottenere con il risarcimento in forma specifica presso carrozzerie convenzionate, così come si otterrà una riduzione del 7% per prestazioni di servizi medico-sanitari resi da professionisti convenzionati con le imprese assicurative. Previste anche le sanzioni per gli automobilisti che non ottemperano alle disposizioni, per mancanza di pubblicità e comunicazione. Terzo sconto, infine, è quello del 4% per il divieto di cessione del diritto al risarcimento, che usualmente si fa con carrozzieri o avvocati provocando un inevitabile aumento dei costi.   Tutte le nuove norme, però, incideranno su una componente del costo del danno pari al 40% del totale. Per applicare una riduzione globale del 23% sulle polizze, quella componente dovrebbe quindi essere abbattuta drasticamente. Il Destinazione Italia procederà a Montecitorio senza ricorso alla fiducia. Resta da discutere però l’emendamento “fantasma” che avrebbe comportato, secondo i 5 Stelle, un blitz dei privati sui servizi energetici di Gme e Gse. Polemiche che il Pd ritiene infondate.
Tra gli emendamenti al decreto, infine, spunta la liberalizzazione dei risciò: anche ai velocipedi sarà consentito di trasportare persone. La norma è stata proposta dal deputato M5S Ivan Catalano, che commenta: «Sembra un emendamento stupido, insignificante, ma molte sono le piccole imprese giovanili, che nell'ambito turistico, vogliono portare in giro per le città italiane i turisti stranieri e non».

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