Ha avvertito un malore sul volo che lo doveva portare da Istanbul a Barcellona, ma l'atterraggio d'emergenza all'aeroporto 'Papola Casale' di Brindisi si è rivelato inutile.
Quando l'aereo è atterrato a Brindisi, infatti, per il passeggero, che dovrebbe essere un 52enne pakistano accompagnato da due bambini, non c'era più nulla da fare. Il malore avrebbe colto l'uomo poco dopo le 16, ora l'aereo si trova ancora al 'Papola Casale' in attesa di ripartire. Lo riporta Brindisi Oggi.
venerdì 7 novembre 2014
Malore sull'aereo, passeggero morto in volo: inutile l'atterraggio d'emergenza a Brindisi
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venerdì 8 agosto 2014
Senato, primo sì alla riforma con 183 voti. M5S, Sel e Lega abbandonano l'aula
Il Senato ha approvato in prima lettura il ddl di riforma della Costituzione con 183 voti a favore,
nessun contrario e 4 astenuti. Le opposizioni non hanno partecipato al
voto, alcuni come Lega e Gal lasciando l'aula, mentre diversi senatori
(anche dissidenti rispetto ai propri gruppi) sono rimasti ma astenendosi
dal voto. Il ddl passa ora all'esame della Camera, per la seconda delle
quattro letture costituzionalmente prescritte.
«Ci vorrà tempo, sarà difficile, ci saranno intoppi. Ma nessuno potrà più fermare il cambiamento iniziato oggi #italiariparte #lavoltabuona». Lo scrive il premier Matteo Renzi a pochi muniti dall'approvazione dell ddl sulle riforme al Senato.
Mentre il capigruppo di Fi Paolo Romani teneva la sua dichiarazione di voto sulle riforme, tutti i senatori di M5S hanno lasciato l'Aula del Senato attraversandola platealmente in fila indiana dietro al loro capogruppo Petrocelli. Alcuni di loro hanno fatto il segno di Vittoria con indice e medio della mano a favore dei fotografi in tribuna. Il Pd «Il nostro sistema pubblico ha bisogno di riforme finalmente realizzate, non solo immaginate». Così il capogruppo Pd Luigi Zanda, nel dichiarare: «I senatori del Pd voteranno a favore della riforma» costituzionale. «Dispiace» che i senatori M5S siano «usciti dall'Aula: questo atteggiamento non corrisponde alla mia idea di Parlamento», afferma. il capogruppo Pd al Senato. Il ddl Boschi, osserva Zanda, «sarà approvato da un consenso più largo della maggioranza di governo. Così deve essere perchè le regole del gioco non si modificano senza interpellare tutti». I dissidenti Pd «Non partecipo al voto perchè non intendo condividere, almeno in questa prima lettura, una riforma costituzionale che ritengo sbagliata per quattro ragioni principali. La prima ragione è costituita dai tempi. La priorità del governo avrebbe dovuto essere l'economia. La notizia di questi giorni non è il Senato che approva questa legge ma l'Italia in recessione». Lo scrive oggi sul suo blog Massimo Mucchetti, parlando del percorso delle riforme costituzionali che si conclude oggi in prima lettura a palazzo Madama. Sel non vota «Abbiamo deciso, insieme a tutte le altre opposizioni, di astenerci dal voto finale sulla riforma della Costituzione, invece di limitarci al voto contrario, per segnalare che questa riforma è stata imposta con la forza muscolare e con ottusa brutalità dal governo e da una metà del Senato». Lo afferma la presidente del gruppo Misto-Sel Loredana De Petris. «Governo e maggioranza - prosegue la presidente De Petris - hanno deciso di procedere seguendo una logica diametralmente opposta a quella che si deve adoperare quando si tratta di riformare la Carta fondamentale della Repubblica, dunque di regole che devono valere non per oggi e per qualcuno ma per decenni e per tutti. Proprio per questo sarebbe imperativo cercare l'accordo più vasto possibile e ascoltare tutti. Il governo ha invece deciso di procedere per la sua strada, ignorando e insultando le opposizioni, facendo valere solo la legge del più forte». Ncd «Oggi si apre davanti a noi una scommessa di mille giorni, alla quale siamo chiamati a partecipare con attitudine costituente. Abbiamo cominciato cambiando noi stessi, dovremo concludere il cammino cambiando l'Italia». Così Gaetano Quagliariello (Ncd) nella dichiarazione di voto sul ddl riforme al Senato. «Abbiamo davanti a noi una grande occasione e la consapevolezza che difficilmente ve ne sarà un'altra. Per questo il Nuovo Centrodestra dirà sì a questa riforma». La Lega «Non possiamo condividere questa esperienza fallimentare - ha spiegato Centinaio - La pochezza dei risultati, gli atteggiamenti, il percorso fin qui svolto ci hanno spinto a considerare che non meritate nemmeno il nostro voto. Non possiamo essere complici di chi sta affossando questo Paese». Il senatore leghista ha attaccato duramente il premier Matteo Renzi («rampante e all'apparenza riformista») ma ha puntato il dito anche contro il presidente del Senato Pietro Grasso per la gestione dell'Aula durante il dibattito sul ddl. «E ci aspettavamo anche dal presidente della Repubblica un altro comportamento», ha aggiunto.
«Ci vorrà tempo, sarà difficile, ci saranno intoppi. Ma nessuno potrà più fermare il cambiamento iniziato oggi #italiariparte #lavoltabuona». Lo scrive il premier Matteo Renzi a pochi muniti dall'approvazione dell ddl sulle riforme al Senato.
Mentre il capigruppo di Fi Paolo Romani teneva la sua dichiarazione di voto sulle riforme, tutti i senatori di M5S hanno lasciato l'Aula del Senato attraversandola platealmente in fila indiana dietro al loro capogruppo Petrocelli. Alcuni di loro hanno fatto il segno di Vittoria con indice e medio della mano a favore dei fotografi in tribuna. Il Pd «Il nostro sistema pubblico ha bisogno di riforme finalmente realizzate, non solo immaginate». Così il capogruppo Pd Luigi Zanda, nel dichiarare: «I senatori del Pd voteranno a favore della riforma» costituzionale. «Dispiace» che i senatori M5S siano «usciti dall'Aula: questo atteggiamento non corrisponde alla mia idea di Parlamento», afferma. il capogruppo Pd al Senato. Il ddl Boschi, osserva Zanda, «sarà approvato da un consenso più largo della maggioranza di governo. Così deve essere perchè le regole del gioco non si modificano senza interpellare tutti». I dissidenti Pd «Non partecipo al voto perchè non intendo condividere, almeno in questa prima lettura, una riforma costituzionale che ritengo sbagliata per quattro ragioni principali. La prima ragione è costituita dai tempi. La priorità del governo avrebbe dovuto essere l'economia. La notizia di questi giorni non è il Senato che approva questa legge ma l'Italia in recessione». Lo scrive oggi sul suo blog Massimo Mucchetti, parlando del percorso delle riforme costituzionali che si conclude oggi in prima lettura a palazzo Madama. Sel non vota «Abbiamo deciso, insieme a tutte le altre opposizioni, di astenerci dal voto finale sulla riforma della Costituzione, invece di limitarci al voto contrario, per segnalare che questa riforma è stata imposta con la forza muscolare e con ottusa brutalità dal governo e da una metà del Senato». Lo afferma la presidente del gruppo Misto-Sel Loredana De Petris. «Governo e maggioranza - prosegue la presidente De Petris - hanno deciso di procedere seguendo una logica diametralmente opposta a quella che si deve adoperare quando si tratta di riformare la Carta fondamentale della Repubblica, dunque di regole che devono valere non per oggi e per qualcuno ma per decenni e per tutti. Proprio per questo sarebbe imperativo cercare l'accordo più vasto possibile e ascoltare tutti. Il governo ha invece deciso di procedere per la sua strada, ignorando e insultando le opposizioni, facendo valere solo la legge del più forte». Ncd «Oggi si apre davanti a noi una scommessa di mille giorni, alla quale siamo chiamati a partecipare con attitudine costituente. Abbiamo cominciato cambiando noi stessi, dovremo concludere il cammino cambiando l'Italia». Così Gaetano Quagliariello (Ncd) nella dichiarazione di voto sul ddl riforme al Senato. «Abbiamo davanti a noi una grande occasione e la consapevolezza che difficilmente ve ne sarà un'altra. Per questo il Nuovo Centrodestra dirà sì a questa riforma». La Lega «Non possiamo condividere questa esperienza fallimentare - ha spiegato Centinaio - La pochezza dei risultati, gli atteggiamenti, il percorso fin qui svolto ci hanno spinto a considerare che non meritate nemmeno il nostro voto. Non possiamo essere complici di chi sta affossando questo Paese». Il senatore leghista ha attaccato duramente il premier Matteo Renzi («rampante e all'apparenza riformista») ma ha puntato il dito anche contro il presidente del Senato Pietro Grasso per la gestione dell'Aula durante il dibattito sul ddl. «E ci aspettavamo anche dal presidente della Repubblica un altro comportamento», ha aggiunto.
lunedì 21 aprile 2014
Crisi, le banche rottamano gli sportelli: addio a 1.500 filiali
Addio a 1.500 filiali: le banche rottamano gli sportelli.
Le banche spingono l'acceleratore sulla rottamazione degli sportelli,
iniziata già da qualche anno sotto la spinta della crisi e delle
transazioni online.
Dopo i circa 800 persi dal 2007, nei prossimi anni è prevista la
chiusura di circa altri 1.500, considerando solo i grandi istituti.Le
filiali cambieranno con meno cassa e più consulenza.
TAGLIO DI 1.500 FILIALI Dal 2007 il sistema bancario
italiano ha perso circa 800 sportelli passando da circa 32.800 a 31.900
secondo i dati che si ricavano dalla Banca d'Italia che comprendono
oltre 600 banche fra spa, popolari e banche di credito cooperativo.
Il calo è stato più forte soprattutto per le spa situate per lo più nei
centri urbani e che hanno fatto massiccio ricorso alle tecnologie di
banca on line mentre quelle popolari o le Bcc, radicate nei piccoli
centri o in quelli rurali e con una clientela più avanti negli anni
stanno cercando di mantenere la rete magari riducendo gli spazi e il
personale impiegato.
Sono lontani i tempi nei quali le banche si contendevano le filiali
dismesse dalle rivali per motivi Antitrust a colpi di offerte milionarie
valutando ogni singolo sportello centinaia di migliaia di euro con
l'ausilio di perizie e analisi di società di consulenza.
La crisi economica, il crollo del mercato immobiliare e l'introduzione
delle nuove tecnologie hanno reso quelle analisi preistoria. Analizzando
i piani industriali delle grandi (Unicredit, Intesa, Mps) si ricava un
cambio di rotta verso uno sportello con meno operazioni di tipo
tradizionale di 'cassà e più consulenza, che resta indispensabile per
siglare un mutuo o stipulare un finanziamento per un'impresa.
«I clienti per le operazioni giornaliere come bonifici, estratto conto o
pagamento bollette - spiega un banchiere - non sono più disposti a fare
file e operano da casa o dall'ufficio con pc e smartphone o anche
dall'Atm ma per accendere un mutuo o realizzare operazioni complesse o
percepite tali vogliono ancora parlare con qualcuno». Da qui al 2017
così Intesa Sanpaolo prevede di passare da 4100 a 3300 sportelli (erano
6100 nel 2007), Unicredit di ridurre 500 sportelli da qui al 2018 sulle
attuali 4100 e Mps 200 degli attuali 2300.
Una 'ritiratà che si nota già nei centri urbani costellati di filiali
vuote o riconvertite in altri esercizi commerciali. Lo scoglio per
chiudere la filiale alle volte è rappresentato dagli alti costi di
riconversione: togliere i vetri blindati costa infatti diverse migliaia
di euro così come rimuovere il caveau, oppure dalla rescissione dei
contratti di affitto. Per questo a volte si vedono negozi ed esercizi
commerciali che mantengono le vetrine e i serramenti del precedente
utilizzo.
La filiale del 'futurò ha così meno sportelli di cassa e più uffici di
consulenza. Sarà più vasta se di una banca grande e frutto
dell'accorpamento di due o tre mentre più piccola ma con meno impiegati
se di un istituto di minori dimensioni.
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Cgil: "520mila lavoratori in cig" "A marzo boom a 100 mln ore"
Esplode la richiesta di cassa integrazione, con oltre 100 mln di ore
registrate a marzo, ben oltre gli 80 milioni mediamente conteggiati da
gennaio 2009 ad oggi. Lo comunica la Cgil, secondo cui sono coinvolti da
inizio anno circa 520mila persone che hanno subito un taglio del
reddito per 1 mld, pari a 1.900 euro netti in meno per lavoratore.
Secondo le elaborazioni delle rilevazioni Inps da parte dell'Osservatorio cig della Cgil Nazionale, la cassa è aumentata a marzo in tutti i suoi segmenti (ordinaria +16,32% su febbraio, straordinaria +17,07% e deroga +30,71%). La meccanica è ancora il settore dove si è totalizzato il ricorso più alto allo strumento della cassa integrazione.
Secondo il rapporto della Cgil, infatti, sul totale delle ore registrate nel periodo gennaio-marzo, la meccanica pesa per 92.666.218, coinvolgendo 180.989 lavoratori (prendendo come riferimento le posizioni di lavoro a zero ore). Seguono il settore del commercio con 38.135.353 ore di cig autorizzate per 74.483 lavoratori coinvolti e l'edilizia con 34.821.994 ore e 68.012 persone.
"Lo stato in cui versa il nostro sistema produttivo, insieme alla condizione dei lavoratori, continuano ad essere una seria e drammatica emergenza da affrontare. - sostiene il segretario confederale della Cgil, Elena Lattuada - Al netto degli interventi fiscali il Paese ha bisogno di una prospettiva che non può non prescindere dalla difesa e dalla valorizzazione del lavoro e della produzione".
Per questo, prosegue, "vanno contrastate operazioni di ulteriore frammentazione del mercato del lavoro, così come vanno immediatamente sbloccate le risorse per gli strumenti di sostegno in deroga. Ma deve essere al più presto messo in campo un grande piano di investimenti, a partire da quelli pubblici fino a quelli privati, che si occupi di creare lavoro. La sola via, il solo modo per offrire al paese una prospettiva".
Secondo le elaborazioni delle rilevazioni Inps da parte dell'Osservatorio cig della Cgil Nazionale, la cassa è aumentata a marzo in tutti i suoi segmenti (ordinaria +16,32% su febbraio, straordinaria +17,07% e deroga +30,71%). La meccanica è ancora il settore dove si è totalizzato il ricorso più alto allo strumento della cassa integrazione.
Secondo il rapporto della Cgil, infatti, sul totale delle ore registrate nel periodo gennaio-marzo, la meccanica pesa per 92.666.218, coinvolgendo 180.989 lavoratori (prendendo come riferimento le posizioni di lavoro a zero ore). Seguono il settore del commercio con 38.135.353 ore di cig autorizzate per 74.483 lavoratori coinvolti e l'edilizia con 34.821.994 ore e 68.012 persone.
"Lo stato in cui versa il nostro sistema produttivo, insieme alla condizione dei lavoratori, continuano ad essere una seria e drammatica emergenza da affrontare. - sostiene il segretario confederale della Cgil, Elena Lattuada - Al netto degli interventi fiscali il Paese ha bisogno di una prospettiva che non può non prescindere dalla difesa e dalla valorizzazione del lavoro e della produzione".
Per questo, prosegue, "vanno contrastate operazioni di ulteriore frammentazione del mercato del lavoro, così come vanno immediatamente sbloccate le risorse per gli strumenti di sostegno in deroga. Ma deve essere al più presto messo in campo un grande piano di investimenti, a partire da quelli pubblici fino a quelli privati, che si occupi di creare lavoro. La sola via, il solo modo per offrire al paese una prospettiva".
Istat, senza reddito da lavoro un milione di famiglie italiane
Oltre un milione di famiglie italiane è senza reddito da lavoro. Lo
rileva l'Istat analizzando i dati relativi all'anno 2013. Secondo
l'Istituto di statistica, i componenti "attivi" che partecipano al
mercato del lavoro di un milione e 130mila nuclei familiari sono
disoccupati. Tra questi, quasi mezzo milione (491 mila) corrisponde a
coppie con figli, mentre 213 mila sono monogenitore.
Le famiglie considerate non percepiscono alcuno stipendio e, quando sono fortunate, possono fare affidamento su pensioni o altre rendite.
Il confronto con il 2011 è piuttosto preoccupante. Le coppie con figli e senza reddito da lavoro, nel 2011, erano 320mila. Nel 2013 491 mila. Cresciuto anche il numero delle coppie senza figli e disoccupate: da 55mila a 83mila.
Passato in 24 mesi da 120mila a 183mila il totale delle donne single con figli. In rialzo anche i papà single: da 22mila a 31mila.
Quanto ai single senza figli, nel 2011 erano 106mila uomini e 68mila donne. Oggi sono rispettivamente 183mila e 112mila.
Il totale dei nuclei senza reddito da lavoro è passato dai 722mila del 2011 a un milione e 130mila del 2013.
A soffrire di più è ancora una volta il Mezzogiorno con 589mila nuclei familiari senza lavoro, seguono il Nord che ne ha 343mila, e il Centro, con 189mila. Ma il fenomeno avanza dappertutto basta pensare che a confronto con due anni prima l'aumento è addirittura dl 56,5%.
I conti sono quelli dettati dalla crisi, se si tiene conto che anche i nuclei familiari dove tutti i componenti partecipano al mercato del lavoro con un'occupazione, pari a 13 milioni e 691mila, sono in calo di 281mila unità (-2%).
Le famiglie considerate non percepiscono alcuno stipendio e, quando sono fortunate, possono fare affidamento su pensioni o altre rendite.
Il confronto con il 2011 è piuttosto preoccupante. Le coppie con figli e senza reddito da lavoro, nel 2011, erano 320mila. Nel 2013 491 mila. Cresciuto anche il numero delle coppie senza figli e disoccupate: da 55mila a 83mila.
Passato in 24 mesi da 120mila a 183mila il totale delle donne single con figli. In rialzo anche i papà single: da 22mila a 31mila.
Quanto ai single senza figli, nel 2011 erano 106mila uomini e 68mila donne. Oggi sono rispettivamente 183mila e 112mila.
Il totale dei nuclei senza reddito da lavoro è passato dai 722mila del 2011 a un milione e 130mila del 2013.
A soffrire di più è ancora una volta il Mezzogiorno con 589mila nuclei familiari senza lavoro, seguono il Nord che ne ha 343mila, e il Centro, con 189mila. Ma il fenomeno avanza dappertutto basta pensare che a confronto con due anni prima l'aumento è addirittura dl 56,5%.
I conti sono quelli dettati dalla crisi, se si tiene conto che anche i nuclei familiari dove tutti i componenti partecipano al mercato del lavoro con un'occupazione, pari a 13 milioni e 691mila, sono in calo di 281mila unità (-2%).
Ubriaco al volante sfonda il muro di una casa e uccide ragazza 16enne mentre dorme
Stava dormendo nel letto
della sua stanza. Un'auto guidata da un ubricato che procedeva a più di
110 chilometri all'ora ha sfondato il muro del suo appartamento
uccidendola sul colpo.
E' successo nella notte di domenica a Palmdale, in California. Giselle
Mendoza, una ragazza di soli 16 anni ha perso la vita. «Giselle era
sempre felice e aveva un sorriso per tutti. Lei era tutto per me, era la
mia sorellina», ha dichiarato a una tv locale Yadira, sorella maggiore
della vittima.
Le autorità hanno arrestato per l'omicidio Roberto Rodriguez, 20 anni. Un testimone ha raccontato come l'uomo abbia perso il controllo del suo Suv per finire contro il muro della casa. Dopo l'incidente l'uomo è stato bloccato da alcune persone in attesa dell'arrivo della polizia. Rodriguez abitava a pochi metri dal luogo dell'incidente. «Deve aver sbagliato strada», ha dichiarato il sergente David Sauer, del dipartimento dello sceriffo della contea di Los Angeles. L'appartamento colpito dall'auto e alcune abitazioni vicine sono state evacuate per precauzione perché dal serbatoio è fuoriuscito del carburante. L'uomo alla guida è stato trasportato in ospadale per qualche piccola ferita. Dopo le dimissioni dalla clinica lo aspetta un procedimento che lo vede accusato di omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza. I compagni di scuola della vittima hanno organizzato una seduta di preghiera in suo ricordo.
Le autorità hanno arrestato per l'omicidio Roberto Rodriguez, 20 anni. Un testimone ha raccontato come l'uomo abbia perso il controllo del suo Suv per finire contro il muro della casa. Dopo l'incidente l'uomo è stato bloccato da alcune persone in attesa dell'arrivo della polizia. Rodriguez abitava a pochi metri dal luogo dell'incidente. «Deve aver sbagliato strada», ha dichiarato il sergente David Sauer, del dipartimento dello sceriffo della contea di Los Angeles. L'appartamento colpito dall'auto e alcune abitazioni vicine sono state evacuate per precauzione perché dal serbatoio è fuoriuscito del carburante. L'uomo alla guida è stato trasportato in ospadale per qualche piccola ferita. Dopo le dimissioni dalla clinica lo aspetta un procedimento che lo vede accusato di omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza. I compagni di scuola della vittima hanno organizzato una seduta di preghiera in suo ricordo.
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domenica 20 aprile 2014
Miss picchiata nuovamente: l'ex compagno torna ai domiciliari
Antonio Caliendo, l'ex compagno della miss Rosaria Aprea è stato
nuovamente arrestato per aver percosso e molestato con sms la 20enne,
nonostante il divieto di avvicinamento. L'anno scorso Rosaria fu
ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale di Caserta dopo che
l'uomo, con il quale ha avuto anche un bimbo, la malmenò lesionandole la
milza, che poi fu asportata dai medici.
Il 27enne di Casal di Principe (Caserta) rimase in carcere fino al novembre 2013, e dopo essere uscito per decorrenza dei termini di custodia cautelare gli fu disposto il divieto di avvicinarsi alla vittima, prescrizione che Caliendo non ha rispettato. L'uomo ha continuato a perseguitare la ragazza con sms fino a presentarsi sotto il portone di casa sua e arrivando persino a percuoterla, questa volta senza arrecarle gravi danni. La Squadra Mobile di Caserta gli ha notificato l'ordinanza agli arresti domiciliari con l'applicazione del braccialetto elettronico emessa dal Gip di Santa Maria Capua Vetere.
Rosaria, che è apparsa più volte in diverse trasmissioni televisive, aveva perdonato il suo compagno-aggressore, ma nel novembre 2013 si decise a denunciarlo invitando anche tutte le donne che hanno vissuto e vivono la sua situazione a fare altrettanto. Adesso Rosaria ha fatto nuovamente la cosa giusta, segnalando l'ex compagno alle forze dell'ordine, e mettendo forse un punto definitivo a questa storia resa impossibile dalla gelosia di Caliendo.
Il primo episodio di violenza si verificò nel 2011 quando la miss finì ricoverata all'ospedale di Pesaro dopo che il giovane la raggiunse a un concorso di bellezza e la picchiò selvaggiamente.
Il 27enne di Casal di Principe (Caserta) rimase in carcere fino al novembre 2013, e dopo essere uscito per decorrenza dei termini di custodia cautelare gli fu disposto il divieto di avvicinarsi alla vittima, prescrizione che Caliendo non ha rispettato. L'uomo ha continuato a perseguitare la ragazza con sms fino a presentarsi sotto il portone di casa sua e arrivando persino a percuoterla, questa volta senza arrecarle gravi danni. La Squadra Mobile di Caserta gli ha notificato l'ordinanza agli arresti domiciliari con l'applicazione del braccialetto elettronico emessa dal Gip di Santa Maria Capua Vetere.
Rosaria, che è apparsa più volte in diverse trasmissioni televisive, aveva perdonato il suo compagno-aggressore, ma nel novembre 2013 si decise a denunciarlo invitando anche tutte le donne che hanno vissuto e vivono la sua situazione a fare altrettanto. Adesso Rosaria ha fatto nuovamente la cosa giusta, segnalando l'ex compagno alle forze dell'ordine, e mettendo forse un punto definitivo a questa storia resa impossibile dalla gelosia di Caliendo.
Il primo episodio di violenza si verificò nel 2011 quando la miss finì ricoverata all'ospedale di Pesaro dopo che il giovane la raggiunse a un concorso di bellezza e la picchiò selvaggiamente.
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Odissea notturna a Ciampino per i passeggeri di tre voli Ryanair
Gli aerei, diretti a Cagliari, Londra e Glasgow,
sono stati bloccati dal maltempo. E per via degli alberghi pieni per le
festività pasquali 500 passeggeri hanno dovuto passare la notte
nell'aeroporto romano.
Diretti a Cagliari per le vacanze pasquali, i 150 passeggeri di un volo
Ryanair sono rimasti bloccati per tutta la notte all'aeroporto romano di
Ciampino. La partenza dell'aereo, prevista per le 21.50, è stata via
via spostata per il forte maltempo fino all'una, quando il volo è stato
annullato. L'aereo è partito solo in tarda mattinata dopo altri ritardi
dovuti alla nebbia, ed è finalmente giunto nello scalo sardo dopo
mezzogiorno.
Oltre a quello per Cagliari, anche altri due voli della compagnia low
cost irlandese (per Glasgow e Londra) hanno avuto lo stesso problema, e
in totale sono stati 500 i passeggeri costretti a passare la notte nello
scalo romano a causa del violento nubifragio abbattutosi sulla
Capitale.
Nonostante le proteste, la compagnia non è stata in grado nemmeno di trasferire i passeggeri in albergo: a causa del periodo pasquale, tutti gli alberghi convenzionati con Ryanair avevano esaurito le camere.
La società di gestione Aeroporti di Roma ha quindi fornito a tutti coperte e generi alimentari, disponendo l'apertura straordinaria notturna dello scalo e del punto di ristorazione.
Nonostante le proteste, la compagnia non è stata in grado nemmeno di trasferire i passeggeri in albergo: a causa del periodo pasquale, tutti gli alberghi convenzionati con Ryanair avevano esaurito le camere.
La società di gestione Aeroporti di Roma ha quindi fornito a tutti coperte e generi alimentari, disponendo l'apertura straordinaria notturna dello scalo e del punto di ristorazione.
Frana a Courmayeur, nuovo distacco: chiuso 20 minuti il tunnel del Monte Bianco
Un nuovo crollo sul Monte di La Saxe, che sovrasta Courmayeur, ha
determinato la chiusura, per 20 minuti, del Traforo del Monte Bianco.
Dalla montagna si sono staccati circa 2mila metri cubi di rocce e terra
nell'area da cui, giovedì, si era staccato il "naso" della frana. Alcuni
massi hanno raggiunto la Dora di Ferret, ma nessuno è rimasto
coinvolto: la zona a rischio è già stata evacuata l'8 aprile.
"Nessuno può essere coinvolto nel crollo, aspettiamo che accada con tranquillità", rassicura il sindaco di Courmayeur, Fabrizia Derriad, dopo i nuovi crolli. "Il motore della frana è l'acqua - spiega - per cui l'aumento delle temperature, e il disgelo, la porta a correre. Un fenomeno naturale - prosegue -, noto da molto tempo, che comporta la gestione di una attività complessa per limitare i disagi. Il fatto che nessuno possa essere coinvolto, dal momento che la zona interessata dal crollo è stata da tempo evacuata, ci permette di attendere questo evento naturale con assoluta tranquillità".
"La situazione va deteriorandosi di giorno in giorno, ci sono diversi settori instabili", ha spiegato Davide Bertolo, dirigente della Struttura Attività geologiche della Regione Valle d'Aosta, dopo un sopralluogo in elicottero sul versante franoso del Monte di La Saxe. "Blocchi di volumi, anche importanti, si libereranno nei prossimi giorni", ha aggiunto.
Martedì il sopralluogo di Gabrielli - Martedì è atteso in Valle d'Aosta il capo della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, per un incontro con i vertici regionali e con Raffaele Rocco, commissario per l'emergenza della frana del Monte di La Saxe. Farà il punto della situazione con sopralluoghi e incontri con le parti coinvolte e parteciperà anche alla consegna dei lavori al raggruppamento temporaneo d'imprese che si è aggiudicato la realizzazione del vallo di protezione e del bypass.
"Nessuno può essere coinvolto nel crollo, aspettiamo che accada con tranquillità", rassicura il sindaco di Courmayeur, Fabrizia Derriad, dopo i nuovi crolli. "Il motore della frana è l'acqua - spiega - per cui l'aumento delle temperature, e il disgelo, la porta a correre. Un fenomeno naturale - prosegue -, noto da molto tempo, che comporta la gestione di una attività complessa per limitare i disagi. Il fatto che nessuno possa essere coinvolto, dal momento che la zona interessata dal crollo è stata da tempo evacuata, ci permette di attendere questo evento naturale con assoluta tranquillità".
"La situazione va deteriorandosi di giorno in giorno, ci sono diversi settori instabili", ha spiegato Davide Bertolo, dirigente della Struttura Attività geologiche della Regione Valle d'Aosta, dopo un sopralluogo in elicottero sul versante franoso del Monte di La Saxe. "Blocchi di volumi, anche importanti, si libereranno nei prossimi giorni", ha aggiunto.
Martedì il sopralluogo di Gabrielli - Martedì è atteso in Valle d'Aosta il capo della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, per un incontro con i vertici regionali e con Raffaele Rocco, commissario per l'emergenza della frana del Monte di La Saxe. Farà il punto della situazione con sopralluoghi e incontri con le parti coinvolte e parteciperà anche alla consegna dei lavori al raggruppamento temporaneo d'imprese che si è aggiudicato la realizzazione del vallo di protezione e del bypass.
"In Russia tornano a piovere meteoriti": su Youtube spuntano due nuovi video
A poco più di un anno dalla pioggia di meteoriti che nel febbraio 2013 fece circa 1.200 feriti,
dalla Russia arrivano nuove immagini che documenterebbero la caduta di
almeno un altro corpo extraterrestre nel nord del Paese.
Su Youtube sono comparsi due video che mostrano il presunto meteorite illuminare il cielo notturno sopra la città di Murmansk, alle 2.10 circa della mattina di sabato scorso. A immortalare l'evento, anche stavolta, sono state le telecamere istallate sulle auto russe per ragioni assicurative.
Su Youtube sono comparsi due video che mostrano il presunto meteorite illuminare il cielo notturno sopra la città di Murmansk, alle 2.10 circa della mattina di sabato scorso. A immortalare l'evento, anche stavolta, sono state le telecamere istallate sulle auto russe per ragioni assicurative.
F1, Gp Cina: dominio Hamilton. Alonso terzo
Doppietta per la Mercedes a Shangai e terzo successo di fila per
Hamilton che, con 25 vittorie, raggiunge due big come Lauda e Clark.
Dietro a Rosberg, secondo, finalmente Alonso: è il riscatto della
Ferrari nel Gran Premio di Cina, con il primo podio della stagione. A
punti anche l'altra rossa: Raikkonen però è solo ottavo. Hamilton, con
la terza vittoria consecutiva, si avvicina al vertice della classifica
mondiale: ora è a meno 4 dal suo compagno di scuderia, il leader
Rosberg. Questo l'ordine d'arrivo: dietro ai due piloti Mercedes e allo
spagnolo della Ferrari, al quarto posto Ricciardo e al quinto il
campione del mondo Vettel. Poi Hulkenberg, Bottas, Raikkonen, Perez,
Kvyat. Raggiante Marco Mattiacci, nuovo team principal di Maranello, per
il primo podio della Ferrari in questa stagione: «Ora dobbiamo dare
continuità, questa è la Ferrari». Fernando Alonso non dimentica però
Stefano Domenicali: «Dedico a lui questo risultato, per il lavoro fatto
con noi. Abbiamo fatto un bel passo avanti con questo terzo posto. Sono
proprio felice, mi mancava molto lo champagne e la festa sul podio...».
CURIOSITA'
La bandiera a scacchi è stata esposta per errore al vincitore Lewis Hamilton (Mercedes) alla fine del 55/o giro, una tornata in anticipo rispetto ai 56 giri previsti, quindi la direzione di corsa ha deciso di fissare la classifica finale della gara al 54/o giro. Hamilton ha completato i 56 giri, ma quando alla fine del 55/o aveva visto la agitare la bandiera a scacchi si era messo in contatto con i box per capire cosa stava succedendo. Ai fini della classifica generale non ci sono conseguenze, perchè l'unica modifica riguarda il francese Jules Bianchi (Marussia), «promosso» dal 18/o al 17/o posto a spese del giapponese Kamui Kobayashi (Caterham) che lo aveva superato a fine gara.
La bandiera a scacchi è stata esposta per errore al vincitore Lewis Hamilton (Mercedes) alla fine del 55/o giro, una tornata in anticipo rispetto ai 56 giri previsti, quindi la direzione di corsa ha deciso di fissare la classifica finale della gara al 54/o giro. Hamilton ha completato i 56 giri, ma quando alla fine del 55/o aveva visto la agitare la bandiera a scacchi si era messo in contatto con i box per capire cosa stava succedendo. Ai fini della classifica generale non ci sono conseguenze, perchè l'unica modifica riguarda il francese Jules Bianchi (Marussia), «promosso» dal 18/o al 17/o posto a spese del giapponese Kamui Kobayashi (Caterham) che lo aveva superato a fine gara.
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Precipita aereo di paracadutisti, sette morti: quattro si sono salvati lanciandosi
Almeno sette persone sono morte oggi quando un aereo di paracadutisti amatoriali si è schiantato al suolo a Jamijarvi, in Finlandia.
Lo ha reso noto un comunicato della polizia, senza indicare la nazionalità delle vittime. Secondo il quotidiano Helsingin Sanomat, undici persone si trovavano a bordo dell'aereo. Tre sono saltate fuori del velivolo con i loro paracaduti e si sono salvati, mentre è ignota la sorte dell'undicesimo. L'apparecchio, un Com Air 8, avrebbe avuto un problema al motore.
Lo ha reso noto un comunicato della polizia, senza indicare la nazionalità delle vittime. Secondo il quotidiano Helsingin Sanomat, undici persone si trovavano a bordo dell'aereo. Tre sono saltate fuori del velivolo con i loro paracaduti e si sono salvati, mentre è ignota la sorte dell'undicesimo. L'apparecchio, un Com Air 8, avrebbe avuto un problema al motore.
Canonizzazione, biglietti fantasma per San Pietro: caccia ai truffatori
Si confondono tra i turisti, si fingono pellegrini e chiedono un
biglietto per la giornata della canonizzazione. Si rivolgono soprattutto
a chi ha copiose cartelline: dentro potrebbe esserci nascosta l’offerta
beffa che proporrebbe l’accesso a piazza San Pietro il 27 aprile,
accesso ovviamente gratuito. Dopo la denuncia del Messaggero è scattato
ieri mattina nei vicoli a ridosso del Vaticano, il blitz dei vigili del
gruppo Sicurezza pubblica emergenziale (Spe) diretti dal vicecomandante
del Corpo, Antonio Di Maggio.
Napoli. Lei lo rifiuta, lui si vendica: "Ti ho trasmesso l'Aids"
Si era vendicato della ragazza che aveva rifiutato il suo amore facendole credere di averle trasmesso l'Aids. Questa notizia, fortunatamente falsa, l’aveva anche comunicata alla famiglia di lei. Non contento le aveva rubato le password del profilo Facebook e Messenger, sostituendosi nella chat. Per questo Fabio Cortese, 33enne originario di Napoli,
è stato condannato a scontare 4 mesi di reclusione. L’accusa che gli è
stata contestata dal pm Giovanni Nostro è di accesso abusivo al sistema
informatico, sostituzione di persona, minacce e molestie. La storia tra
Cortese e la giovane era cominciata 5 anni fa, per caso, una sera. Lei,
bella e vivace, si era messa al computer per passare qualche ora e aveva
scelto di giocare al poker on line, usando un portale al quale migliaia
di persone si collegano per tentare la fortuna. E nella sua vita era
apparso Fabio Cortese.
L’INCONTRO
Dopo aver chattato per un po’ avevano deciso di incontrarsi nel mondo reale. Quell'appuntamento si era trasformato in una notte di passione ma quando, il giorno dopo, la giovane gli aveva spiegato di non avere alcuna intenzione di continuare la relazione, Cortese è andato su tutte le furie. Aveva trovato il modo per rubare password e credenziali per accedere al profilo Fb e Messenger della sua fiamma. E aveva pure cambiato le chiavi d'accesso ai social network dov’era registrata.
I MESSAGGI
Poi chattando con le amiche aveva saputo i dati personali della ragazza. Le aveva telefonato insultandola e minacciandola. Non ottenendo risposte, aveva coinvolto la madre. Mentre continuava a mandare messaggi alla ragazza: «Da dopo che l'abbiamo fatto hai l'Aids - le aveva scritto - tu hai voluto farlo senza protezioni. Mi dispiace. Se fai la brava e ti comporti bene ti faccio vedere le analisi». La stessa cosa l’aveva poi raccontata ai genitori di lei, intimorendoli: «Tua figlia morirà presto da sabato sera ha l'Aids». In un altro sms, sempre rivolto alla madre, le aveva elargito dei consigli: «Dille di fare come faccio io, non ho paura di morire. Dille di usare il preservativo altrimenti infetta tutta Roma». E poi: «Hanno fatto così anche a me, mi dispiace, ora sai la verità. Alla fine vinco sempre io». La ragazza, insieme alla madre, ha vissuto attimi di terrore. Corsa in ospedale si è sottoposta al test dell’Hiv. Quando ha scoperto di essere in salute, ha tirato un sospiro di sollievo, è andata in procura e ha denunciato l’uomo.
Dopo aver chattato per un po’ avevano deciso di incontrarsi nel mondo reale. Quell'appuntamento si era trasformato in una notte di passione ma quando, il giorno dopo, la giovane gli aveva spiegato di non avere alcuna intenzione di continuare la relazione, Cortese è andato su tutte le furie. Aveva trovato il modo per rubare password e credenziali per accedere al profilo Fb e Messenger della sua fiamma. E aveva pure cambiato le chiavi d'accesso ai social network dov’era registrata.
I MESSAGGI
Poi chattando con le amiche aveva saputo i dati personali della ragazza. Le aveva telefonato insultandola e minacciandola. Non ottenendo risposte, aveva coinvolto la madre. Mentre continuava a mandare messaggi alla ragazza: «Da dopo che l'abbiamo fatto hai l'Aids - le aveva scritto - tu hai voluto farlo senza protezioni. Mi dispiace. Se fai la brava e ti comporti bene ti faccio vedere le analisi». La stessa cosa l’aveva poi raccontata ai genitori di lei, intimorendoli: «Tua figlia morirà presto da sabato sera ha l'Aids». In un altro sms, sempre rivolto alla madre, le aveva elargito dei consigli: «Dille di fare come faccio io, non ho paura di morire. Dille di usare il preservativo altrimenti infetta tutta Roma». E poi: «Hanno fatto così anche a me, mi dispiace, ora sai la verità. Alla fine vinco sempre io». La ragazza, insieme alla madre, ha vissuto attimi di terrore. Corsa in ospedale si è sottoposta al test dell’Hiv. Quando ha scoperto di essere in salute, ha tirato un sospiro di sollievo, è andata in procura e ha denunciato l’uomo.
Laura, la bella 25enne, accoltellata 7 volte al cranio dall'ex: è stata operata
Laura Roveri, la 25enne di Vicenza
accoltellata dall'ex fidanzato Enrico Sganzerla alcune settimane fa
fuori dalla discoteca Victory di Vicenza, ha subito un intervento
d'urgenza a seguito di una emorragia causata dalla rottura di una vena
che aveva creato un ematoma sopra la nuca dove la giovane donna era
stata colpita dal suo aggressore.
sabato 12 aprile 2014
Marcello Dell'Utri arrestato in Libano Alfano: "Chiederemo l'estradizione"
L'ex senatore Marcello Dell'Utri, che risultava latitante dopo che nei
suoi confronti era stato emesso un mandato di cattura internazionale, è
stato arrestato in Libano. "In questo momento - ha annunciato il
ministro dell'Interno, Angelino Alfano - si trova negli uffici della
polizia libanese. Ora è in corso una procedura che diventerà
estradizionale".
Secondo quanto riferito dalla polizia locale, Dell'Utri è stato arrestato nella notte in un lussuoso albergo della capitale libanese e dato in custodia al Dipartimento di intelligence della polizia, il settore che ha competenze anche su questioni di criminalità organizzata e terrorismo.
Dopo l'arresto, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, è rientrato a Roma per firmare la richiesta di estradizione. A Beirut, intanto, l'ambasciata d'Italia sta prestando assistenza consolare all'ex senatore. "Come sempre avviene in questi casi, prestiamo assistenza consolare ad un nostro cittadino", ha detto un funzionario dell'ambasciata.
Secondo quanto riferito dalla polizia locale, Dell'Utri è stato arrestato nella notte in un lussuoso albergo della capitale libanese e dato in custodia al Dipartimento di intelligence della polizia, il settore che ha competenze anche su questioni di criminalità organizzata e terrorismo.
Dopo l'arresto, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, è rientrato a Roma per firmare la richiesta di estradizione. A Beirut, intanto, l'ambasciata d'Italia sta prestando assistenza consolare all'ex senatore. "Come sempre avviene in questi casi, prestiamo assistenza consolare ad un nostro cittadino", ha detto un funzionario dell'ambasciata.
domenica 23 marzo 2014
Firenze, 83enne uccide la moglie malata di Alzheimer poi si costituisce
Un 83enne ha strangolato la moglie 88enne malata di Alzheimer nel loro
appartamento a Borgo Pinti, nel centro di Firenze; quindi si è
costituito alla polizia. Dopo l'omicidio l'anziano si è presentato al
commissariato raccontando l'accaduto: quando gli agenti sono arrivati
nell'abitazione, la donna era già morta.
"Non ce l'ho fatta più", avrebbe detto l'anziano alle forze dell'ordine. I due coniugi, che hanno una figlia, erano soli in casa al momento della tragedia e nessuno dei vicini si sarebbe accorto di quello che stava accadendo. L'ottantatreenne è apparso molto provato agli agenti del commissariato di San Giovanni ai quali si è presentato per raccontare quello che aveva fatto.
"Non ce l'ho fatta più", avrebbe detto l'anziano alle forze dell'ordine. I due coniugi, che hanno una figlia, erano soli in casa al momento della tragedia e nessuno dei vicini si sarebbe accorto di quello che stava accadendo. L'ottantatreenne è apparso molto provato agli agenti del commissariato di San Giovanni ai quali si è presentato per raccontare quello che aveva fatto.
Lecco, genitori a fare spese: il bambino legato a letto
Sono rimasti senza parole gli agenti che, durante un controllo, hanno
trovato un bambino di tre anni legato al lettino in un'abitazione di
Galbiate, nel Lecchese, mentre i genitori erano a fare spese. L'episodio
è avvenuto nell'abitazione di una famiglia immigrata da un paese
dell'Est. In casa oltre al piccolo, c'era solo la nonna che faticava a
capire l'italiano. Gli agenti hanno chiesto aiuto al 118 ed è stata
avvisata anche la polizia.
I genitori del bambino erano andati a fare la spesa e al loro ritorno, quando sono stati rintracciati, hanno cercato di spiegare che nel loro paese si usa fare così, in questi casi, per non correre pericoli. Il piccolo è stato liberato e trasferito in ospedale a Lecco per una serie di controlli. Non sarebbe stato trovato alcun tipo di lesione. E' stata comunque avviata un'inchiesta.
I genitori del bambino erano andati a fare la spesa e al loro ritorno, quando sono stati rintracciati, hanno cercato di spiegare che nel loro paese si usa fare così, in questi casi, per non correre pericoli. Il piccolo è stato liberato e trasferito in ospedale a Lecco per una serie di controlli. Non sarebbe stato trovato alcun tipo di lesione. E' stata comunque avviata un'inchiesta.
Viterbo, bimbo di tre anni viene dimesso dall'ospedale e muore a casa
Un bambino di tre anni, Leonardo Sonno, è morto dopo essere stato
dimesso dall'ospedale di Tarquinia, in provincia di Viterbo. Il piccolo
era stato portato dai genitori al pronto soccorso per una febbre alta.
Dopo la somministrazione di alcuni farmaci è stato dimesso, ma una volta
a casa è morto. La procura di Civitavecchia ha aperto un'inchiesta,
iscrivendo nel registro degli indagati due medici del nosocomio.
Il magistrato ha disposto l'autopsia per capire le cause della morte. Tra le ipotesi, non confermate ufficialmente e sulle quali sono al lavoro gli inquirenti, anche quella che vedrebbe il bimbo colpito da una meningite. I genitori, Filippo Sonno e Valentina Gargiano, quando si sono resi conto che il bambino non respirava, hanno chiamato il 118 ma ormai non c'era più nulla da fare.
Asl apre indagine interna - La Asl di Viterbo ha già aperto un'inchiesta interna sulla vicenda. Dall'azienda sanitaria locale fanno infatti sapere che è stata avviata un'inchiesta interna per fare luce sui fatti e verificare se siano state rispettate tutte le procedure del caso previste. La Asl conferma inoltre di essere a completa disposizione della magistratura di Civitavecchia, cui fornirà tutta la collaborazione e la documentazione di cui gli inquirenti avranno bisogno.
Il magistrato ha disposto l'autopsia per capire le cause della morte. Tra le ipotesi, non confermate ufficialmente e sulle quali sono al lavoro gli inquirenti, anche quella che vedrebbe il bimbo colpito da una meningite. I genitori, Filippo Sonno e Valentina Gargiano, quando si sono resi conto che il bambino non respirava, hanno chiamato il 118 ma ormai non c'era più nulla da fare.
Asl apre indagine interna - La Asl di Viterbo ha già aperto un'inchiesta interna sulla vicenda. Dall'azienda sanitaria locale fanno infatti sapere che è stata avviata un'inchiesta interna per fare luce sui fatti e verificare se siano state rispettate tutte le procedure del caso previste. La Asl conferma inoltre di essere a completa disposizione della magistratura di Civitavecchia, cui fornirà tutta la collaborazione e la documentazione di cui gli inquirenti avranno bisogno.
Libia, rapito un tecnico italiano: è diabetico e non ha la sua insulina
Un tecnico italiano, Gianluca Salviato, è stato rapito a Tobruk, in
Libia. L'uomo lavora per una società di costruzioni da tempo presente
nel Paese. Secondo la polizia locale sarebbe stato preso a scopo
estorsivo. La Farnesina sarebbe già stata informata della situazione. A
far allarmare ancora di più è il fatto che il sequestrato è diabetico e
non avrebbe portato con sè il suo kit di insulina, trovato nell'auto
sulla quale stava viaggiando.
La Farnesina ha fatto sapere che sta seguendo la vicenda di un "connazionale che lavora per una ditta italiana e che risulta irreperibile in Cirenaica", nell'est della Libia. L'italiano, stando a quanto riporta il Libya Herald online, lavora nella ditta di costruzioni di Venzone (Udine), Enrico Ravanelli. L'azienda è impegnata in un progetto infrastrutturale a Tobruk.
La Farnesina ha più volte sconsigliato "di recarsi per qualsiasi motivo in Cirenaica e nel Sud del Paese" (l'ultimo avviso è proprio di oggi). Solo lo scorso 17 gennaio, due operai calabresi, Francesco Scalise e Luciano Gallo, di 63 e 52 anni, erano stati rapiti nei pressi di Derna, sempre in Cirenaica, poi liberati dopo venti lunghi giorni il 6 febbraio. Il 2 marzo un cittadino francese, impiegato come tecnico per la ristrutturazione del Bengasi Medical Centre, è invece stato ucciso in pieno giorno nella città.
A tre anni dall'inizio dei bombardamenti occidentali contro le forze di Muammar Gheddafi, la Cirenaica, culla della rivoluzione della primavera del 2011, resta in preda al caos, teatro di rapimenti (il più delle volte a scopo di estorsione) e scontri tra ex rivoluzionari e forze libiche che non riescono a controllare il territorio, diventando quasi quotidianamente l'obiettivo di attentati e uccisioni.
La regione è stata dichiarata "autonoma" da un ex rivoluzionario Ibrahim Jadran che guida l'Ufficio politico di Barqa (nome arabo della Cirenaica). E' lo sesso gruppo che da mesi blocca i porti e i terminal petroliferi dell'est e che nelle scorse settimane ha tentato di esportare greggio "in proprio", stivandolo in una nave battente bandiera nordcoreana, in barba alle deboli autorità di Tripoli. La petroliera "Morning Glory" è stata poi intercettata domenica scorsa al largo di Cipro da Navy Seal che ne hanno preso il controllo.
La Farnesina ha fatto sapere che sta seguendo la vicenda di un "connazionale che lavora per una ditta italiana e che risulta irreperibile in Cirenaica", nell'est della Libia. L'italiano, stando a quanto riporta il Libya Herald online, lavora nella ditta di costruzioni di Venzone (Udine), Enrico Ravanelli. L'azienda è impegnata in un progetto infrastrutturale a Tobruk.
La Farnesina ha più volte sconsigliato "di recarsi per qualsiasi motivo in Cirenaica e nel Sud del Paese" (l'ultimo avviso è proprio di oggi). Solo lo scorso 17 gennaio, due operai calabresi, Francesco Scalise e Luciano Gallo, di 63 e 52 anni, erano stati rapiti nei pressi di Derna, sempre in Cirenaica, poi liberati dopo venti lunghi giorni il 6 febbraio. Il 2 marzo un cittadino francese, impiegato come tecnico per la ristrutturazione del Bengasi Medical Centre, è invece stato ucciso in pieno giorno nella città.
A tre anni dall'inizio dei bombardamenti occidentali contro le forze di Muammar Gheddafi, la Cirenaica, culla della rivoluzione della primavera del 2011, resta in preda al caos, teatro di rapimenti (il più delle volte a scopo di estorsione) e scontri tra ex rivoluzionari e forze libiche che non riescono a controllare il territorio, diventando quasi quotidianamente l'obiettivo di attentati e uccisioni.
La regione è stata dichiarata "autonoma" da un ex rivoluzionario Ibrahim Jadran che guida l'Ufficio politico di Barqa (nome arabo della Cirenaica). E' lo sesso gruppo che da mesi blocca i porti e i terminal petroliferi dell'est e che nelle scorse settimane ha tentato di esportare greggio "in proprio", stivandolo in una nave battente bandiera nordcoreana, in barba alle deboli autorità di Tripoli. La petroliera "Morning Glory" è stata poi intercettata domenica scorsa al largo di Cipro da Navy Seal che ne hanno preso il controllo.
domenica 9 febbraio 2014
Chiara, il padre del fidanzato che l'ha ridotta in fin di vita: "Mio figlio meriterebbe la morte"
«È un mascalzone. Farei morire lui non la ragazza». Così il padre di Maurizio Falcioni, il 35enne che ha ridotto in fin di vita Chiara Insidioso Monda,
la compagna, parlando ai microfoni di Domenica Live. Alla giornalista
che gli chiedeva se lo difendesse dalle accusa del padre della ragazza,
ha risposto: «Difenderlo? Io mio figlio l'ammazzerei. Ora basta, mi
sento male».
Maya, si cuce la lingua per dimagrire e diventare miss Venezuela: "Mangiare solidi è più doloroso"
Pronta a tutto per essere la più bella e vincere. Maya Nava,
aspirante reginetta del Venezuela, ha speso 7mila dollari in chirurgia
plastica. Prima il naso, poi il seno e, infine, si è cucita la lingua
per sentire dolore ogni volta che ingerisce cibo solido. Lo scopo:
perdere peso ed essere perfettamente magra.
Maya ha 18 anni, vive in quartiere difficile nella periferia di Caracas e il suo sogno è quello di diventare miss Venezuela.
"Mi fa perdere peso più velocemente. Mangio lo stesso, ma cibo liquefatto".
"Mi fa perdere peso più velocemente. Mangio lo stesso, ma cibo liquefatto".
Tragico scontro nel salernitano: quattro morti e un ferito gravissimo
Almeno quattro vittime ed un ferito gravissimo: si tratta del bilancio bilancio dopo tragico incidente verificatosi ad Agropoli allo svincolo per la Cilentana. Coinvolti nell'impatto una Mercedes e una Punto.
Nell'incidente sarebbe stata coinvolta anche una terza auto. Il bilancio delle vittime, già tragico, è provvisorio. Cinque le persone complessivamente coinvolte. I feriti sono stati trasportati agli ospedali di Roccadaspide e Vallo della Lucania. LE VITTIME A perdere la vita sono due uomini e due donne: Sorrentino Annunziata di Cava de'Tirreni e Vito Chechile di Eboli, mentre è ancora sconosciuta l'identità delle altre due vittime.
Nell'incidente sarebbe stata coinvolta anche una terza auto. Il bilancio delle vittime, già tragico, è provvisorio. Cinque le persone complessivamente coinvolte. I feriti sono stati trasportati agli ospedali di Roccadaspide e Vallo della Lucania. LE VITTIME A perdere la vita sono due uomini e due donne: Sorrentino Annunziata di Cava de'Tirreni e Vito Chechile di Eboli, mentre è ancora sconosciuta l'identità delle altre due vittime.
Sconti fiscali, sì ai tagli: nel mirino imprese ed esenzioni iva. Tra i beneficiari spuntano i partiti
Vede il traguardo la delega fiscale: ieri è arrivato il via libera del
Senato alla legge di riforma, che ora dovrà tornare alla Camera per
l’approvazione definitiva.
L’ultima novità è una stretta sulla pubblicità radiotelevisiva ai giochi che prevedono vincite in denaro. Tra i capitoli rilevanti, accanto al riassetto del catasto che prevede il passaggio ad un sistema basato sui metri quadrati invece che sui vani e agganciato ai valori di mercato, e alla delimitazione del concetto di abuso di diritto (come l’elusione fiscale) c’è anche l’ambizioso progetto di rivedere i vari regimi di agevolazione fiscale, con l’obiettivo di «ridurre, eliminare o riformare» quelle che «appaiono, in tutto o in parte, ingiustificate o superate alla luce delle mutate esigenze sociali o economiche ovvero che costituiscono una duplicazione». Una missione ardua con la quale questo e i precedenti esecutivi si sono già scontrati: l’ultimo episodio è la marcia indietro sulla scelta di limare le detrazione Irpef al 19 per cento. Anche quell’operazione inizialmente inserita nella legge di stabilità (con un beneficio di circa 500 milioni l’anno) è stata rinviata alla fase di attuazione della delega. ELENCO STERMINATO
Potenzialmente l’elenco è sterminato: le 720 forme di agevolazione (dette anche “spese fiscali”, in inglese “tax expenditures”) catalogate già due anni fa da un gruppo di lavoro guidato da Vieri Ceriani, provocano una teorica perdita di gettito di circa 250 miliardi. Ovviamente l’obiettivo non è recuperarli tutti: anche una quota molto piccola sarebbe significativa, visto che la stessa delega prevede di destinare i risparmi per il bilancio dello Stato - una volta salvaguardati i conti pubblici - alla riduzione della pressione fiscale. Recentemente il Fondo monetario internazionale ha identificato una quota aggredibile pari a circa 60 miliardi. Ma allora quali tax expenditures potrebbero finire nel mirino? La legge oltre al criterio della duplicazione e della inattualità indica alcuni ambiti da salvaguardare: lavoro, pensione, famiglia, salute, ambiente, innovazione tecnologica. Prevedibile quindi che le prime voci ad essere vagliate saranno gli aiuti alle imprese particolarmente settoriali o anacronistici e i moltissimi regimi di esenzione o di riduzione dell’Iva, in termini di aliquote ma non solo.
Quanto all’Irpef pagata dalle persone fisiche, si proverà di nuovo a passare in rassegna le detrazioni dell’articolo 15 del Tuir (testo unico imposte dirette), che vanno dai mutui, alle spese funebri, dalle quote delle palestre alle spese per veterinari. Certamente non tutte sono ugualmente indispensabili, ma ciascuna di esse tocca la sensibilità di una certa fascia di contribuenti e dunque intervenire è affare complicato. L’IVA SUI FIAMMIFERI
Certo a scorrere la lista più di una voce colpisce l’attenzione. Va bene che le vetture della presidenza della Repubblica (come quelle militari) non pagano tasse autombilistiche, ma il regime agevolato per i fiammiferi sarà proprio necessario? E quello sulle schede telefoniche, che in passato ha generato un’ondata di truffe? Tra i soggetti agevolati spiccano poi i partiti, che non solo beneficiano dell’esenzione Iva e Ires per le vendite nel corso delle manifestazioni politiche, ma - per dire - non pagano nemmeno le concessioni governative sui propri statuti.
L’ultima novità è una stretta sulla pubblicità radiotelevisiva ai giochi che prevedono vincite in denaro. Tra i capitoli rilevanti, accanto al riassetto del catasto che prevede il passaggio ad un sistema basato sui metri quadrati invece che sui vani e agganciato ai valori di mercato, e alla delimitazione del concetto di abuso di diritto (come l’elusione fiscale) c’è anche l’ambizioso progetto di rivedere i vari regimi di agevolazione fiscale, con l’obiettivo di «ridurre, eliminare o riformare» quelle che «appaiono, in tutto o in parte, ingiustificate o superate alla luce delle mutate esigenze sociali o economiche ovvero che costituiscono una duplicazione». Una missione ardua con la quale questo e i precedenti esecutivi si sono già scontrati: l’ultimo episodio è la marcia indietro sulla scelta di limare le detrazione Irpef al 19 per cento. Anche quell’operazione inizialmente inserita nella legge di stabilità (con un beneficio di circa 500 milioni l’anno) è stata rinviata alla fase di attuazione della delega. ELENCO STERMINATO
Potenzialmente l’elenco è sterminato: le 720 forme di agevolazione (dette anche “spese fiscali”, in inglese “tax expenditures”) catalogate già due anni fa da un gruppo di lavoro guidato da Vieri Ceriani, provocano una teorica perdita di gettito di circa 250 miliardi. Ovviamente l’obiettivo non è recuperarli tutti: anche una quota molto piccola sarebbe significativa, visto che la stessa delega prevede di destinare i risparmi per il bilancio dello Stato - una volta salvaguardati i conti pubblici - alla riduzione della pressione fiscale. Recentemente il Fondo monetario internazionale ha identificato una quota aggredibile pari a circa 60 miliardi. Ma allora quali tax expenditures potrebbero finire nel mirino? La legge oltre al criterio della duplicazione e della inattualità indica alcuni ambiti da salvaguardare: lavoro, pensione, famiglia, salute, ambiente, innovazione tecnologica. Prevedibile quindi che le prime voci ad essere vagliate saranno gli aiuti alle imprese particolarmente settoriali o anacronistici e i moltissimi regimi di esenzione o di riduzione dell’Iva, in termini di aliquote ma non solo.
Quanto all’Irpef pagata dalle persone fisiche, si proverà di nuovo a passare in rassegna le detrazioni dell’articolo 15 del Tuir (testo unico imposte dirette), che vanno dai mutui, alle spese funebri, dalle quote delle palestre alle spese per veterinari. Certamente non tutte sono ugualmente indispensabili, ma ciascuna di esse tocca la sensibilità di una certa fascia di contribuenti e dunque intervenire è affare complicato. L’IVA SUI FIAMMIFERI
Certo a scorrere la lista più di una voce colpisce l’attenzione. Va bene che le vetture della presidenza della Repubblica (come quelle militari) non pagano tasse autombilistiche, ma il regime agevolato per i fiammiferi sarà proprio necessario? E quello sulle schede telefoniche, che in passato ha generato un’ondata di truffe? Tra i soggetti agevolati spiccano poi i partiti, che non solo beneficiano dell’esenzione Iva e Ires per le vendite nel corso delle manifestazioni politiche, ma - per dire - non pagano nemmeno le concessioni governative sui propri statuti.
Rca, multe salate a chi è senza assicurazione. Un clic per scoprire chi non ha pagato
Il ministero dei Trasporti
sposta il suo faro sulle auto senza assicurazione. Con la nuova
applicazione disponibile sul sito del ministero gli automobilisti
potranno verificare se la propria vettura è assicurata o meno, e
regolarizzare la posizione entro 15 giorni, trascorsi i quali, i dati
verranno trasmessi al ministero degli Interni, polizia e alle
prefetture.
È disponibile sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti - www.mit.gov.it - e sul portale dell'automobilista -
www.ilportaledellautomobilista.it - l'applicazione per l'accesso alle
informazioni sulla copertura assicurativa rc auto dei veicoli. Inserendo
i numeri di targa degli autoveicoli, dei motoveicoli e dei ciclomotori
immatricolati in Italia si potrà verificare se i veicoli risultano o
meno in regola con gli obblighi assicurativi rc auto.
Le informazioni sono aggiornate dalle compagnie assicuratrici con
cadenza giornaliera. Chi, sapendo di avere in corso un regolare
contratto di assicurazione, verifichi che il proprio veicolo non risulta
assicurato, - invita il ministero in una nota - «è pregato di
contattare subito la propria compagnia di assicurazione. I cittadini
che, volendo utilizzare il proprio veicolo, non sono in regola con gli
obblighi assicurativi, sono invitati a provvedere tempestivamente».
Il ministero ricorda infatti che, secondo il codice della strada, è
vietato circolare su strada senza copertura assicurativa e che è
prevista una multa da 841 a 3.366 euro, oltre al sequestro del veicolo.
Il dicastero precisa inoltre che i cittadini inadempienti sono tenuti a
regolarizzare la propria posizione assicurativa entro 15 giorni da oggi.
Scaduti i termini si procederà alla trasmissione delle informazioni sui
casi di inadempienza al competente Ministero dell'Interno affinchè ne
vengano informate tutte le forze di polizia e le Prefetture competenti.
Letta annuncia il 'bonus laureati': "250 milioni alle imprese che li assumono"
«Abbiamo stanziato 250 milioni di incentivi per l'assunzione di
laureati e ricercatori per il 2014. Il nostro sistema imprenditoriale
passa molto attraverso tutto ciò che è alzare il modello di innovazione e
ricerca. È una spinta ad ogni pmi ad assumere i laureati». Così il
premier Enrico Letta illustrando le misure del Consiglio dei ministri.
Rc auto, ok del governo alla legge ad hoc: sconto fino al 23% sui premi da pagare
Un disegno di legge contro il caro assicurazioni. Il governo ci riprova e il pacchetto Rc auto, non più in decreto-legge, finisce in un ddl, che promette “sconti” sulle polizze
di ben il 23 per cento. «Chi pagava un premio rc auto di 1.000 euro
all'anno, avrà una decurtazione a 770 euro», spiega Palazzo Chigi.
Nel testo del ddl sono previste una serie di agevolazioni per gli automobilisti, a cominciare da un bonus-sconto del 7% sulla media dei prezzi regionali per l'applicazione della scatola nera. Un ulteriore ribasso del 5% e del 10% si potrà ottenere con il risarcimento in forma specifica presso carrozzerie convenzionate, così come si otterrà una riduzione del 7% per prestazioni di servizi medico-sanitari resi da professionisti convenzionati con le imprese assicurative. Previste anche le sanzioni per gli automobilisti che non ottemperano alle disposizioni, per mancanza di pubblicità e comunicazione. Terzo sconto, infine, è quello del 4% per il divieto di cessione del diritto al risarcimento, che usualmente si fa con carrozzieri o avvocati provocando un inevitabile aumento dei costi. Tutte le nuove norme, però, incideranno su una componente del costo del danno pari al 40% del totale. Per applicare una riduzione globale del 23% sulle polizze, quella componente dovrebbe quindi essere abbattuta drasticamente. Il Destinazione Italia procederà a Montecitorio senza ricorso alla fiducia. Resta da discutere però l’emendamento “fantasma” che avrebbe comportato, secondo i 5 Stelle, un blitz dei privati sui servizi energetici di Gme e Gse. Polemiche che il Pd ritiene infondate.
Tra gli emendamenti al decreto, infine, spunta la liberalizzazione dei risciò: anche ai velocipedi sarà consentito di trasportare persone. La norma è stata proposta dal deputato M5S Ivan Catalano, che commenta: «Sembra un emendamento stupido, insignificante, ma molte sono le piccole imprese giovanili, che nell'ambito turistico, vogliono portare in giro per le città italiane i turisti stranieri e non».
Nel testo del ddl sono previste una serie di agevolazioni per gli automobilisti, a cominciare da un bonus-sconto del 7% sulla media dei prezzi regionali per l'applicazione della scatola nera. Un ulteriore ribasso del 5% e del 10% si potrà ottenere con il risarcimento in forma specifica presso carrozzerie convenzionate, così come si otterrà una riduzione del 7% per prestazioni di servizi medico-sanitari resi da professionisti convenzionati con le imprese assicurative. Previste anche le sanzioni per gli automobilisti che non ottemperano alle disposizioni, per mancanza di pubblicità e comunicazione. Terzo sconto, infine, è quello del 4% per il divieto di cessione del diritto al risarcimento, che usualmente si fa con carrozzieri o avvocati provocando un inevitabile aumento dei costi. Tutte le nuove norme, però, incideranno su una componente del costo del danno pari al 40% del totale. Per applicare una riduzione globale del 23% sulle polizze, quella componente dovrebbe quindi essere abbattuta drasticamente. Il Destinazione Italia procederà a Montecitorio senza ricorso alla fiducia. Resta da discutere però l’emendamento “fantasma” che avrebbe comportato, secondo i 5 Stelle, un blitz dei privati sui servizi energetici di Gme e Gse. Polemiche che il Pd ritiene infondate.
Tra gli emendamenti al decreto, infine, spunta la liberalizzazione dei risciò: anche ai velocipedi sarà consentito di trasportare persone. La norma è stata proposta dal deputato M5S Ivan Catalano, che commenta: «Sembra un emendamento stupido, insignificante, ma molte sono le piccole imprese giovanili, che nell'ambito turistico, vogliono portare in giro per le città italiane i turisti stranieri e non».
Friuli, trovati reperti del Paleolitico: la caccia all'orso era la fonte di sopravvivenza
In Friuli la Grotta del Rio Secco ha restituito l'eccezionale
documentazione dell'uso di pelli e carne dell'orso da parte delle
popolazioni del Paleolitico medio di cui finora non si conoscevano le
reali capacità per una pratica venatoria così impegnativa e rischiosa.
"L'orso e i Neanderthal. Incontri ravvicinati sull'altopiano di Pradis" è il titolo di un articolo sulla rivista Archeologia Viva firmato dai ricercatori Matteo Romandini, Marco Peresani, Sem Scaramucci e Nicola Nannini, che dà conto delle recenti scoperte nell'altopiano di Pradis, sulle Prealpi Carniche, in provincia di Pordenone.
La ricerca archeologica a Pradis è parte di un ampio progetto sul
Paleolitico dell'Italia settentrionale coordinato da Università di
Ferrara, Neanderthal Museum di Mettmann (Germania) e Università Rovira y
Virgili di Tarragona (Spagna), in collaborazione con il Centro di
catalogazione e restauro della Regione Friuli-Venezia Giulia, su
concessione del ministero dei Beni culturali tramite la Soprintendenza
del Friuli-Venezia Giulia.
Maltempo, in arrivo una nuova ondata: forti piogge e neve sulle Alpi - Le previsioni
Una nuova perturbazione si sta per abbattere sul Centronord, con forti piogge e abbondanti nevicate sulle Alpi.
Mentre il Sud non sarà coinvolto in questa fase di maltempo, qualche
pioggia è prevista solo martedì. Sono queste le previsioni per i
prossimi giorni, le perturbazioni si attenuano nella seconda parte della
prossima settimana per effetto dell«anticiclone di San Valentinò. »La
veloce perturbazione che sta attraversando l'Italia si allontana a fine
giornata ma dalla notte il tempo peggiora nuovamente al Nordovest a
causa di un'altra, più intensa perturbazione - dice Flavio Galbiati,
meteorologo di Meteo.it - Le precipitazioni potranno essere
particolarmente abbondanti su Liguria, alta Toscana, Appennino emiliano e
Friuli Venezia Giulia«.
LE PREVISIONI
PIOGGIA E NEVE Previsti accumuli di pioggia oltre i 50
mm e, localmente, fino a 100 mm. Per quanto riguarda le precipitazioni
nevose, le zone più critiche saranno le Alpi, in particolare il settore
piemontese. »La neve - aggiunge l'esperto - arriverà fino a quote
collinari al Nordovest e potrebbe cadere anche su Torino«. »Si tratta di
perturbazioni intense e abbastanza veloci - sottolinea il meteorologo
di 3bmeteo.com Francesco Nucera -. Le precipitazioni fortunatamente non
dovrebbero insistere troppo sulle stesse zone«. »Le temperature
scenderanno al Nord, in misura minore anche al Centro - aggiunge - è
previsto un aumento sulle Adriatiche e al Sud per via dei venti di
Scirocco che porteranno temporaneamente i valori fino a 18-20 C sul Nord
della Sicilia«.
MALTEMPO IN MOVIMENTO Da martedì la perturbazione
scivolerà gradualmente verso est, andando a interessare gran parte del
Centrosud, con elevato rischio di piogge sparse e rovesci al Centro, su
Campania, Calabria tirrenica e Sicilia. I venti saranno in parziale
attenuazione, con temperature massime in rialzo al Nord. »Il via vai di
perturbazioni proseguirà a fasi alterne fino a giovedì - dice Nucera -.
Quindi arriverà l'Anticiclone di San Valentino che porterà un breve
periodo stabile e mite, quanto meno al Centro Sud«. »La seconda parte
della settimana si preannuncia meno perturbata rispetto alla prima -
osserva Meteo.it - con precipitazioni meno diffuse e meno intense: ci
saranno anzi alcune fasi con tempo relativamente buono, nonostante
l'estrema variabilità. Contesto climatico decisamente mite per il
periodo, dal sapore quasi primaverile, con temperature in generale
rialzo«.
Wireless nei locali pubblici, è guerra negli Usa: abolirlo per tornare a socializzare
Gli Stati Uniti sono stati tra i primi
Paesi nel mondo a sponsorizzare e a promuovere l'uso del wireless nei
locali pubblici, ma ora, un po' a sorpresa, fanno dietro front.
Moltissimi locali pubblici (bar, ristoranti, ecc ecc), stanno iniziando a chiudere le connessioni wifi gratuite, un po' per tornare a parlare, a socializzare come 'i vecchi tempi', un po' per combattere ai clienti fissi che occupano i tavoli per ore ed ore (senza consumare). Negli Stati Uniti, addirittura, è stato coniato un termine nuovo per questa nuova figura di cliente, il 'campeggiatore', che arriva la mattina presto nel bar, con laptop a seguito, si siede e ordina la cosa con il prezzo più basso dal menù. Allora i gestori di moltissimi locali di New York, Washington e delle altre grandi città statunitensi, si sono messi d'accordo e hanno stabilito di dare una svolta a questa situazione: ridurre sensibilmente il numero delle connessioni gratuite senza fili.
Moltissimi locali pubblici (bar, ristoranti, ecc ecc), stanno iniziando a chiudere le connessioni wifi gratuite, un po' per tornare a parlare, a socializzare come 'i vecchi tempi', un po' per combattere ai clienti fissi che occupano i tavoli per ore ed ore (senza consumare). Negli Stati Uniti, addirittura, è stato coniato un termine nuovo per questa nuova figura di cliente, il 'campeggiatore', che arriva la mattina presto nel bar, con laptop a seguito, si siede e ordina la cosa con il prezzo più basso dal menù. Allora i gestori di moltissimi locali di New York, Washington e delle altre grandi città statunitensi, si sono messi d'accordo e hanno stabilito di dare una svolta a questa situazione: ridurre sensibilmente il numero delle connessioni gratuite senza fili.
Tragico scontro nel salernitano: almeno tre morti e un ferito gravissimo
Almeno tre vittime ed un ferito gravissimo: si tratta del bilancio bilancio dopo tragico incidente verificatosi ad Agropoli allo svincolo per la Cilentana. Coinvolti nell'impatto una Mercedes e una Punto.
Nell'incidente sarebbe stata coinvolta anche una terza auto. Il bilancio delle vittime, già tragico, è provvisorio. Cinque le persone complessivamente coinvolte. I feriti sono stati trasportati agli ospedali di Roccadaspide e Vallo della Lucania.
Nell'incidente sarebbe stata coinvolta anche una terza auto. Il bilancio delle vittime, già tragico, è provvisorio. Cinque le persone complessivamente coinvolte. I feriti sono stati trasportati agli ospedali di Roccadaspide e Vallo della Lucania.
Padova, 14enne si lancia dal tetto di un albergo: "Ha lasciato biglietti e una lettera alla nonna"
Si è tolta la vita lanciandosi dall'ex hotel Palace di Borgo Vicenza a Cittadella. La ragazzina ha 14 anni ed è originaria di Fontanaviva, nella provincia di Padova. Ancora
difficile la ricostruzione della vicenda e delle ragioni del gesto.
Stando alle prime notizie a ritrovare il corpo della giovane sarebbero
stati gli stessi familiari che stavano cercando la giovane. Forse
proprio quest'ultima aveva citato il nome dell'hotel nei biglietti
lasciati prima di uscire da casa. Di certo la 14enne ha lasciato dei messaggi per spiegare le ragioni del gesto ma non è stato ancora possibile conoscerne il contenuto. Uno di questi, in particolare, è una lettera indirizzata alla nonna. La
struttura, chiusa da tempo, è diventata rifugio per sbandati e senza
tetto. Già nel 2008 dalla terrazza dell'hotel, che era ancora aperto al
pubblico, precipitò un altro minorenne.
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