Un tecnico italiano, Gianluca Salviato, è stato rapito a Tobruk, in
Libia. L'uomo lavora per una società di costruzioni da tempo presente
nel Paese. Secondo la polizia locale sarebbe stato preso a scopo
estorsivo. La Farnesina sarebbe già stata informata della situazione. A
far allarmare ancora di più è il fatto che il sequestrato è diabetico e
non avrebbe portato con sè il suo kit di insulina, trovato nell'auto
sulla quale stava viaggiando.
La Farnesina ha fatto sapere che sta seguendo la vicenda di un
"connazionale che lavora per una ditta italiana e che risulta
irreperibile in Cirenaica", nell'est della Libia. L'italiano, stando a
quanto riporta il Libya Herald online, lavora nella ditta di
costruzioni di Venzone (Udine), Enrico Ravanelli. L'azienda è impegnata
in un progetto infrastrutturale a Tobruk.
La Farnesina ha più
volte sconsigliato "di recarsi per qualsiasi motivo in Cirenaica e nel
Sud del Paese" (l'ultimo avviso è proprio di oggi). Solo lo scorso 17
gennaio, due operai calabresi, Francesco Scalise e Luciano Gallo, di 63 e
52 anni, erano stati rapiti nei pressi di Derna, sempre in Cirenaica,
poi liberati dopo venti lunghi giorni il 6 febbraio. Il 2 marzo un
cittadino francese, impiegato come tecnico per la ristrutturazione del
Bengasi Medical Centre, è invece stato ucciso in pieno giorno nella
città.
A tre anni dall'inizio dei bombardamenti occidentali
contro le forze di Muammar Gheddafi, la Cirenaica, culla della
rivoluzione della primavera del 2011, resta in preda al caos, teatro di
rapimenti (il più delle volte a scopo di estorsione) e scontri tra ex
rivoluzionari e forze libiche che non riescono a controllare il
territorio, diventando quasi quotidianamente l'obiettivo di attentati e
uccisioni.
La regione è stata dichiarata "autonoma" da un ex
rivoluzionario Ibrahim Jadran che guida l'Ufficio politico di Barqa
(nome arabo della Cirenaica). E' lo sesso gruppo che da mesi blocca i
porti e i terminal petroliferi dell'est e che nelle scorse settimane ha
tentato di esportare greggio "in proprio", stivandolo in una nave
battente bandiera nordcoreana, in barba alle deboli autorità di Tripoli.
La petroliera "Morning Glory" è stata poi intercettata domenica scorsa
al largo di Cipro da Navy Seal che ne hanno preso il controllo.
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