Esplode la richiesta di cassa integrazione, con oltre 100 mln di ore
registrate a marzo, ben oltre gli 80 milioni mediamente conteggiati da
gennaio 2009 ad oggi. Lo comunica la Cgil, secondo cui sono coinvolti da
inizio anno circa 520mila persone che hanno subito un taglio del
reddito per 1 mld, pari a 1.900 euro netti in meno per lavoratore.
Secondo le elaborazioni delle rilevazioni Inps da parte
dell'Osservatorio cig della Cgil Nazionale, la cassa è aumentata a marzo
in tutti i suoi segmenti (ordinaria +16,32% su febbraio, straordinaria
+17,07% e deroga +30,71%). La meccanica è ancora il settore dove si è
totalizzato il ricorso più alto allo strumento della cassa
integrazione.
Secondo il rapporto della Cgil, infatti, sul
totale delle ore registrate nel periodo gennaio-marzo, la meccanica pesa
per 92.666.218, coinvolgendo 180.989 lavoratori (prendendo come
riferimento le posizioni di lavoro a zero ore). Seguono il settore del
commercio con 38.135.353 ore di cig autorizzate per 74.483 lavoratori
coinvolti e l'edilizia con 34.821.994 ore e 68.012 persone.
"Lo stato in cui versa il nostro sistema produttivo, insieme alla
condizione dei lavoratori, continuano ad essere una seria e drammatica
emergenza da affrontare. - sostiene il segretario confederale della
Cgil, Elena Lattuada - Al netto degli interventi fiscali il Paese ha
bisogno di una prospettiva che non può non prescindere dalla difesa e
dalla valorizzazione del lavoro e della produzione".
Per questo,
prosegue, "vanno contrastate operazioni di ulteriore frammentazione del
mercato del lavoro, così come vanno immediatamente sbloccate le risorse
per gli strumenti di sostegno in deroga. Ma deve essere al più presto
messo in campo un grande piano di investimenti, a partire da quelli
pubblici fino a quelli privati, che si occupi di creare lavoro. La sola
via, il solo modo per offrire al paese una prospettiva".
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